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ACCATTONE cronache romane - 04/04
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Da "Il Messaggero" - SABATO 14 FEBBRAIO - Banda di famiglia vendeva vetro per diamanti. Marito, moglie e due figli truffavano signore facoltose inscenando perizie con un finto gioielliere. Una piccola banda familiare specializzata in truffe e' stata sgominata dai carabinieri nella zona Appio-San Giovanni. I quattro, secondo l'accusa, fermavano per strada donne di una certa eta' e, recitando magistralmente ognuno la sua parte, le convincevano ad acquistare oggetti preziosi, soprattutto anelli, che in realta' erano patacche di nessun valore.

Quello che luccica
Lorenza Pieri e Francesco Pacifico

Certo, come una madre vuole bene a suo figlio: dicendogli che mestiere deve fare. Stare appiccicato con mia madre per decidere il punto della strada vicino all'orefice, con io che dovevo uscire dall'orefice come se ero io l'orefice. Certe volte questo stare appiccicato con lei mi fa venire i brividi. Perche' finiva che dovevo passare piu' tempo con mia madre che con la mia ragazza, e questo non e' sano. Perche' non posso stare con una madre come se fossimo insieme dentro allo spogliatoio prima della partita di calcetto, con quel tipo di armonia. In certi casi non volevo recitare la parte perche' mia madre, che faceva la signora interessata alla merce, mi faceva pena e paura.

Gli ho insegnato tutto io ai miei figli. Ed e' per questo che loro mi stanno vicini e mi rispettano profondamente. Li ho educati come si deve. Di sacrifici ne ho fatti tanti per loro, ma poi me li hanno anche riconosciuti. Hanno sempre saputo cosa sono il rispetto, l'educazione, la famiglia, essere uniti. Gli ho insegnato a dare il giusto valore alle cose. Invece mica tutti lo sanno fare. E' tutto qui. Ma questo e' un problema del mondo, mica e' colpa mia. Anche l'idea degli anelli e' stata la mia.

Come io cercavo di vestirmi meglio, alle medie: che ero il primo che riusciva a comprarsi la felpa della Best Company, che avevo le scarpe da basket Air-Jordan, che avevo il motorino appena compiuti quattordici anni mentre altri dovevano aspettare e supplicare in ginocchio i rispettivi padri. Invece secondo mia madre e mio padre era meglio se avevo tutti i vestiti in ordine. Non mancavano i soldi per il gel, infatti, e mi tagliavo i capelli dal barbiere ogni due mesi e avevo i Levi's e le camicie del Portone. Si verificava il caso in cui c'erano quelli di scuola mia che anche se venivano magari da altre parti piu' ricche come i Parioli o il Centro finiva che avevano i vestiti molto peggio dei miei. Per esempio c'era uno che io chiamavo "Il Poveraccio" perche' i suoi non gli davano i soldi e andava vestito come un malestante anche se non lo era.

Ai miei figli ho insegnato anche che per essere rispettati bisogna presentarsi in un certo modo: sicuri di quello che si dice e puliti e ordinati nell'aspetto. Io a quelli che dicono che l'abito non fa il monaco non ci credo assolutamente perche' nella vita io ho sempre avuto prove del contrario. Che quando certi professorini giovani si presentavano a scuola con le scarpe da ginnastica non era piu' possibile che i ragazzi gli davano retta neanche se dicevano le cose piu' intelligenti del mondo. Come certi loro compagni figli di gente importante, gente del ministero anche, che andavano in giro conciati come zingari, come faccio io a rispettare questi genitori e magari anche a votarli, che neanche sono in grado di tenere i figli ordinati. E se il presidente della Repubblica si presenta spettinato e senza cravatta al discorso di fine anno tutti pensiamo che c'e' qualcosa che non va, no? A mio figlio Giovanni gliel'ho insegnato io come deve essere un orafo che da' fiducia: pulito, con lo sguardo serio e la parlata sicura, senza ombra di dubbio.

Facevo io quello che usciva da dentro l'orefice. Fingevo di essere io l'orefice: e questo perche'? Perche' mi piacevano le cose d'oro? Forse. Uscivo con l'occhialetto singolo da orefice, per valutare i pezzi, i diamanti e l'oro, e dicevo alle signore che certamente trattavasi di un pezzo di un certo valore. Come mai facevo io l'orefice, una cosa cosi' importante? Perche' quando giocavo a Monopoli da piccolo a casa di gente del mare che aveva molti soldi e la Alfa 164 turbo, avevo imparato un metodo di dire le balle: il loro fratello grande faceva debiti con gli altri giocatori. Chiedeva in prestito i soldi alle sue sorelle e ai cugini. Tutti seduti con le ginocchia per terra, che trafficavano con le carte di Monopoli, della proprieta' dei palazzi, della societa' elettrica, della concessione dell'acqua. Lui non vendeva mai le sue strade, ma chiedeva soldi in prestito (a interessi zero) e siccome era un capo, che li comandava col carisma, quelli gli davano i soldi. Mentre quando gli altri andavano in debito, lui diceva che avevano perso. Questo per evidenziare che le cose importa come uno le dice. Io sapevo dire bene che il diamante era autentico.

Quando mi presento sulla piazza dove mio marito e mio figlio piccolo mostrano la merce sono sempre molto elegante. Mi metto il tailleur di Liola', e vado a farmi la messa in piega da Nino prima. Adesso che sono piu' vecchia ho anche gli occhiali da vista con la montatura grande, di Dior. Mi avvicino e mi interesso a che succede e alla donna a quel punto le scatta immediatamente la competizione. In quel momento io non li conosco i miei, ma sono li' per desiderare quel diamante piu' di quella donna e piu' io lo desidero io e piu' lo desidera l'altra donna. E' matematico. Sono io che propongo di farlo valutare dall'orafo (che e' Giovanni, l'altro mio figlio). Lei accetta ma non molla l'anello fino a che non l'ha dato personalmente all'orafo. E' sempre cosi', se me lo desse in mano a me metterebbe in dubbio il suo vantaggio, lei ormai e' quella che l'ha visto prima. Poi ci si accorda sul prezzo, mio figlio l'orafo dice sempre con sicurezza che l'anello e' vero e che vale una cifra molto alta. Mio marito dice che si accontenta di una cifra che e' piu' o meno la meta' alta. La donna accetta subito, per togliermelo a me. Poi in genere lei e' molto contenta. E' convinta di aver fatto un affare e di avermi fregato a me. Siamo tutti contenti, non vedo che c'e' di male. Se la signora e' abbastanza elegante il vetro diventa un diamante, dipende solo da lei. I miei figli sono convinti che il mondo e' pieno di gente ingenua per quanto gliela faccio diventare facile la vendita degli anelli. E glielo dico, guardate che non e' sempre cosi'.

Ma la cosa che mi veniva in mente quando uscivo dal negozio fingendo di essere l'orefice e' che le signore non si vergognavano a fare affari con due tipi (impersonati da mio padre e mio fratello) che gli dicevano che dovevano piazzare la merce. Le signore non facevano mente locale? Aspettavano tranquille che uscisse l'orafo (impersonato da me) dalla porta e gli chiedevano se secondo lui i diamanti erano veri. Credo che era un reato anche solo cosi', anche se per caso la roba che davamo alle signore era vera, anche cosi' era reato. Ci devi pagare le tasse sopra, credo bene. Secondo me uno non va in galera perche' ha fatto una cosa illegale: le cose illegali le fanno tutti - schede per la pay-tv piratate, scambi di case, scontrini sul conto della azienda dove uno lavora. Secondo me uno va in galera perche' ha fatto fare una figura di merda a quelle signore. Io non posso dirla tutta, la mia, perche' sono coinvolto nel mio stesso discorso, pero' ad essere sinceri, non mi puoi dire che il mio non e' un diamante vero, se e' stato comprato per strada: e' un rischio che quelle si assumevano, l'anello falso. Com'e' che io posso scommettere sulla Roma vincente contro il Milan e rimetterci i miei soldi, se poi non e' vero che la Roma battera' il Milan? Cioe', e' un rischio, no?

Ora magari ci sara' tanta gente che dice che non e' giusto, che e' una truffa. E io invece dico che il mondo e' tutto sbagliato. Non e' una truffa che ti vendono una cantina ammuffita a dieci milioni al metro quadro nel centro di Roma? Ti sembra che se ci inviti gli amici dentro ci fai una bella figura, che non se ne accorgono della differenza tra una casa e uno scantinato? E invece la capisci lo stesso a occhio nudo la differenza tra un diamante vero e uno falso? E allora? Eppure vendere una cantina a quelle cifre e' legale invece uno zircone al posto di un diamante no. E' giusto che io alla mia eta' devo ancora fare queste recite per mantenere i miei figli e ci sono tante donne che non fanno niente e hanno i diamanti veri e anche la coppia di filippini che hanno lasciato il loro paese per venire a stirare le camicie dei loro figli? E i filippini, se invece fossero tailandesi, chi se ne accorgerebbe?

 
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